ADAPTUM


CORSO DAL VIVO - a TEOLO (Padova)
domenica 7 gennaio 2024 9:30-18:30

Impara la capacità e le abilità fondamentali per non andare in frantumi, non incrinarti e per non rimanere a terra alla prima caduta

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Come tutti sapete da un po’ di anni hanno molto seguito i corsi sulla resilienza.
Sono usciti articoli su ogni tipo di blog, di rivista ecc., tutti a parlare di resilienza, e tutti a lasciar intendere che sia un’ottima qualità da avere per un essere umano.

La resilienza, in fisica, è una qualità dei materiali, cioè la capacità di tornare allo stato precedente dopo una sollecitazione. La psicologia anglofona (sempre affamata di nominalizzazioni, sempre alla ricerca di concetti nuovi) si è appropriata del termine, quindi la resilienza, in termini psicologici, è diventata la capacità dell’essere umano di reagire di fronte ai traumi e alle difficoltà, di ritornare ad uno stato di equilibrio.

Non c’era bisogno di un nuovo termine, la capacità di reagire a traumi e stress è un fenomeno ben noto da sempre studiato con grande attenzione in biologia, in fisiologia e in tutte le discipline che da sempre studiano il comportamento umano. Ovviamente è un fenomeno complesso non completamente etichettabile con una sola parola ma solitamente si usa il termine “adattamento”. A volte si cambiano le parole con le migliori intenzioni, magari con l’idea di definire meglio un concetto. Quindi “adattamento” era il processo, mentre con “resilienza” o meglio con “resiliente” si vuol intendere una qualità

Le parole però sono importanti, in questo caso molto importanti, perché si portano dietro suggerimenti, significati, collegamenti e se pensiamo in termini di resilienza, cioè di tornare al punto di prima, rischiamo di perdere e sicuramente ci allontaniamo dalle abilità archetipiche che ci danno veramente la possibilità di adattarci nella maniera migliore possibile.

Resiliency viene dal latino resilire che vuol dire “tornare indietro, ritirarsi, tornare al punto di prima”.

Il desiderio che torni tutto come prima, sebbene molto allettante e seducente, è l’ultimo da avere in caso di difficoltà.

Per alcuni semplici motivi: non è possibile e non è auspicabile perché è anti evolutivo.

I traumi ci possono uccidere (ai materiali non può certo accadere) o ci possono danneggiare più o meno pesantemente generando anche paura e sofferenza (processi dinamici con cui i materiali non devono fare i conti, ma noi si).

Con i traumi noi ci rinforziamo, i traumi sono proprio necessari per rinforzarsi (nelle giuste dosi).

E questo i materiali non lo fanno.

  • Noi coi traumi cresciamo
  • Noi coi traumi sblocchiamo abilità latenti
  • Noi dai traumi possiamo imparare molto a più livelli

Quindi la metafora implicita data dal termine resilienza, il suo significato traslato, e tutto il campo semantico che si tira dietro, sono più disfunzionali che altro.

Non siamo un pezzo di metallo.

Di fronte ai traumi dobbiamo far di tutto tranne che resilire, tranne che tornare al punto di prima.

Cosa possiamo fare allora in seguito ad un trauma e, ancor meglio, possiamo far qualcosa per prevenirlo? O per contenerlo e gestirlo quando lo stiamo vivendo?

La buona notizia è che, come specie, abbiamo diversi strumenti di emergenza molto potenti già incorporati in noi dalla nascita. Questi strumenti sono  perfettamente funzionali per evitare i traumi evitabili, per gestire quelli gestibili e per continuare a svilupparci e per crescere come natura vuole.

Un essere vivente è diverso da un materiale. Reagiamo.

Avrai sentito la frase: “non è quante volte cadi ma quante volte ti rialzi” oppure varianti sul tema come ”se cadi dieci volte ti rialzi undici volte” , “Se cadi da cavallo devi rimetterti in sella subito o mai più”. Da Confucio in poi ognuno ha detto la sua sul cadere e rialzarsi. Ed è ovvio perché è un tema fondamentale nella vita di ognuno di noi.

A volte nella vita cadiamo… può arrivare uno spintone da qualche parte , oppure il terreno si è fatto improvvisamente troppo insidioso…

Allora ci sono dei sistemi che si attivano autonomamente, delle funzioni archetipiche per non cadere, ed è bene averli attivi, ma, se falliscono, è buona cosa cadere bene in maniera sicura, in modo da non farci male e da preservare al meglio possibile l'integrità fisica, e successivamente è utilissimo sapere come rialzarci al meglio, con l’equilibrio giusto e con l’utilizzo ottimale delle energie.

Quando nella vita ci troviamo in uno scenario imprevisto, potenzialmente pericoloso o traumatico, quello che fa veramente la differenza è la nostra capacità di RISPOSTA.

Si tratti di un urto, di una caduta, di una difficoltà improvvisa o di uno scenario nuovo che ci richiede la capacità di adattarci rapidamente, è fondamentale saper assorbire lo shock ma è ancora più importante saper avere una reazione tempestiva e sensata.

E abbiamo un sistema di guida interiore che ci ha dato la natura e che serve proprio per questo.

Il problema è che NON si attiva se sei rimasto in stato di shock, quindi è fondamentale curare tutti gli aspetti:

  1. 1
    La giusta attitudine per prevedere ed evitare il trauma
  2. 2
    La capacità di assorbire e gestire l’eventuale trauma, urto, shock
  3. 3
    L’abilità di rimettersi rapidamente in un movimento sensato ed equilibrato, mantenendo centratura e senso della direzione

Attenzione: alcune persone pensano, la mia situazione è complessa, è pesante, ma non è traumatica, non devo affrontare uno shock diretto. È più come essere impantanati.

Per la mia esperienza molte persone al giorno d’oggi, soprattutto negli ultimi 5-6 anni, vivono in situazioni dove ogni giorno ricevono dei piccoli traumi, o forse nemmeno tanto piccoli, e si sono talmente abituati alla situazione che ormai non li reputano più traumatici… ma gli effetti si fanno sentire eccome e si accumulano.

Se si è in qualche modo bloccati o se si percepisce lo scenario attorno a noi come ostile o semplicemente troppo complesso o faticoso, è comunque necessario attivare le risorse di risposta alle difficoltà, che sono le stesse che vanno attivate in caso di shock.

Una volta recuperate queste capacità ritroverai:

  • La capacità di vivere e superare il trauma come un essere robusto, elastico, reattivo ed equilibrato.
  • La calma e la gioia di chi vive sapendo che ha la capacità di superare i traumi
  • La capacità di aiutare concretamente durante uno scenario difficile

Come si svolge il corso? Quali tecniche usiamo?

Nel corso Adaptum pratichiamo i gesti arcaici più importanti per evitare, assorbire e gestire lo shock.

Stimoliamo la capacità di reazione immediata.

Attiviamo le tre strategie innate di superamento delle avversità.


Iscriviti al corso 

Il corso è aperto a persone di tutte le età e non è richiesto un alto livello di forma fisica, né di esperienza in pratiche corporee. Anzi, per certi versi, meno esperienze precedenti hai, e meglio è! Se sei in condizione di fare una gita nel bosco, non avrai difficoltà a seguire questo corso. In caso di maltempo, avremo a disposizione una sala.

Se questo è il tuo primo corso con noi e non ti è ancora familiare il metodo di Movimento Arcaico, ti consiglio di leggere queste pagine per farti un’idea più chiara di come usiamo il movimento per innescare trasformazioni rapide, profonde e permanenti:

>> Che cos’è il Movimento Arcaico e cosa può fare per te
>> I principi del metodo
>> Per chi è il Movimento Arcaico? 

Se hai delle domande sul corso, non esitare a scriverci! Puoi usare la pagina dei contatti o direttamente il modulo qui sotto.

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