I principi del metodo
Il Movimento Arcaico funziona secondo principi fondamentali che lo rendono diverso da ogni altro metodo di allenamento o percorso di crescita personale...a cominciare dal fatto che è entrambe le cose.
1 - Il risveglio dell'istinto
Il Movimento Arcaico mira ad attivare le abilità umane innate, perché non ha senso affannarsi a costruire qualcosa di inferiore quando la natura ci ha già dotati di qualcosa di superiore.
2 - La corrispondenza tra movimento e carattere
Esplorare e perfezionare i gesti di base - come il Lancio, il Salto, o l’Arrampicata - genera trasformazioni caratteriali immediate corrispondenti all'abilità risvegliata sul piano fisico.
3 - Il potere del gioco
Nel Movimento Arcaico, ogni attività è svolta più possibile in modalità ludica, e una delle poche “regole” che seguiamo è che l’allenamento debba essere sempre vario, piacevole e soprattutto divertente.
4 - Entelechia e adattabilità totale
Il Movimento Arcaico può essere praticato da tutti, compresi coloro che hanno importanti limitazioni alla mobilità, siano queste temporanee o permanenti, perché la plasticità neurale e l’adattabilità che ne deriva sono la chiave di tutto il metodo.
principio 1
Il risveglio dell'istinto
Probabilmente, ogni nuova disciplina di sviluppo personale o stile di allenamento che hai provato ti ha richiesto di imparare nuovi concetti, nuove posizioni, nuovi movimenti, di instaurare nuovi schemi e condizionamenti. Soprattutto ti ha richiesto molto esercizio per creare nuove abilità.
Il Movimento Arcaico agisce in modo molto diverso: anziché aggiungere nuovi strati di condizionamenti, cerchiamo di rimuovere in condizionamenti che la società moderna, la tecnologia e discipline molto “meccaniche” possono averci indotto, per riconnetterci a un modo di muoverci e di essere che non ha bisogno di essere appreso, perché è innato in ognuno di noi: il modo istintivo.
Cosa intendiamo con “istinto”?
L’istinto è l’insieme di attitudini e abilità che ereditiamo come esseri umani.
Molti associano questo termine all’idea dei “bassi istinti”, pulsioni animali a volte irrefrenabili che possono violare le regole e i confini della civiltà e di ciò che è considerato (corretto, cortese, le buone maniere, etichetta), e farci compiere atti irragionevoli e deleteri.
Altri lo associano semplicemente a un indefinibile sesto senso.
Ma l’istinto è molto, molto di più. L’istinto è un programma biologico che guida i nostri pensieri, emozioni e azioni verso la nostra sopravvivenza e il nostro successo come individui e come specie. È simile a una bussola che, anziché al nord, punta sempre verso la risposta più utile e corretta a livello biologico.
Anche nella complessità della vita moderna, una connessione all’istinto è preziosa, in particolare quando ci troviamo ad affrontare problemi e situazioni che non potendo essere più di tanto scomposti e risolti con procedure prestabilite, richiedono una risposta fluida, immediata e adattabile. Questo perché l’istinto ci permette di leggere le situazioni in modo fulmineo e spesso inconscio, e rispondere in modo appropriato, con reazioni intuitive e organiche a cui non avremmo potuto arrivare con il solo ragionamento.
Questo non significa che istinto e ragione siano reciprocamente esclusivi...
Questo non significa che istinto e ragione si escludano reciprocamente o generino un conflitto interno; al contrario, entrambi sono aspetti essenziali del nostro potenziale e possono benissimo agire in accordo. Come esseri umani abbiamo anche bisogno di punti di riferimento visibili e solidi, di certezze, di “ragionevolezza”, ed è per questo che nel Movimento Arcaico l'istinto è recuperato in grande armonia e in perfetta coerenza con la ragione, la logica, le emozioni e con tutte le altre qualità del nostro pensare e del nostro sentire.
La maggior parte delle persone non sospetta di avere a disposizione dentro di sé questo immenso patrimonio. Ma nel Movimento Arcaico, esso rappresenta l’origine stessa di tutte le abilità che sviluppiamo, e il fulcro della nostra attività.
Perché non ha senso affannarsi a costruire qualcosa di inferiore quando la natura ci ha già dotati di qualcosa di superiore.
E il movimento, se opportunamente guidato, è lo strumento migliore per riattivare sistematicamente una vasta gamma di istinti utilissimi.
Questo è ciò che accade quando la persona ricomincia a prendere contatto con questa eredità innata:
Sicurezza e autostima
La consapevolezza di disporre innatamente di strumenti potenti, con cui la natura ci ha armati contro ogni sfida, calma tutta una serie di ansie di sottofondo. Quando sai di poter contare sull’istinto ti senti molto più sicuro, sia nel senso di non doverti preoccupare di calcolare e programmare tutte le risposte, sia nel senso di avere maggiore sicurezza di te.
Una volta, un praticante durante un corso si è espresso dicendo che il Movimento Arcaico lo faceva sentire “più degno di stare al mondo”, ed altri hanno confermato di sentire la stessa cosa anche se non gli era venuto come esprimerla; in realtà, questa sensazione non ha tanto a che vedere con il “merito”, quanto piuttosto con l’essere più adatti al proprio ambiente, quindi più pronti, più “sintonizzati”, più inseriti, coordinati e in armonia con la vita che scorre.
Affrancamento dai bisogni indotti
Chi non dà ascolto al proprio istinto è spesso spinto a credere che per raggiungere il vero benessere si debba corrispondere a dei modelli imposti dall’esterno, dando luogo a inevitabili paragoni, fonte di continua angoscia e insoddisfazione; al contempo, i nostri veri bisogni passano inosservati, quindi non sappiamo più cosa fare per sentirci davvero appagati.
Riconnetterti ai tuoi istinti tende a rompere questo incantesimo, perché essere connessi alla propria natura significa prima di tutto essere consapevoli di ciò di cui abbiamo realmente bisogno, e di converso, essere liberi dai bisogni indotti, specialmente quelli legati agli status symbol.
Rivitalizzazione generale
Il movimento in linea con l’istinto sollecita tutte le qualità che l’essere umano ha più bisogno di sentire sollecitate, ad esempio:
Il risultato di tale sollecitazione è un forte aumento della vitalità generale.
A volte, questa “rivitalizzazione” è così intensa, così prorompente, che non solo ti sostiene nel tuo progetto di crescita e trasformazione, ma anzi non ti consente di rimanere statico: la spinta al meglio, al piacere, alla gioia, alla soddisfazione, all’intensità, diviene così forte che il cambiamento è inevitabile.
Allenamento ottimale su tutti i fronti
I movimenti che emergono dai nostri istinti più profondi costituiscono uno dei modi più efficienti e più sani di allenare il fisico per uno stato di efficacia e benessere generale. Per quanto l’essere umano sia sorprendentemente adattabile, è assurdo pensare che un animale la cui forma si è sviluppata nel compiere movimenti funzionali come correre, saltare, arrampicarsi, nuotare, spostare oggetti come pietre e tronchi, e così via, in ambienti come fiumi, mari, foreste e montagne, possa essere allenato in modo ottimale con movimenti meccanici e ripetitivi che non si verificano affatto in natura.
Un metodo organico basato sui gesti umani fondamentali, quelli propri della nostra specie fin dalla sua comparsa sul pianeta, darà automaticamente un equilibrio ottimale di forza, flessibilità, potenza, coordinazione, mobilità ed equilibrio, senza bisogno di mille precauzioni, compensazioni e puntelli, con un rischio decisamente minore di infortuni, e senza doversi stordire la mente con routine di allenamento noiose e pesanti. Al contrario, un metodo fondato sui movimenti naturali, eseguiti ove possibile in ambienti naturali, risulta corroborante per il sistema nervoso e il cervello, giovando immensamente all’equilibrio e alla prontezza psichica, senza bisogno di pratiche dedicate come mindfulness e simili.
La riscoperta delle emozioni come fonte di forza e benessere
Ricollegarsi all’istinto significa anche sentire, riconoscere e apprezzare le nostre emozioni. Nella nostra cultura l'emozione è spesso vista come un ostacolo, un fastidio o un pericolo, mentre in realtà può essere fonte di grande energia e soddisfazione.
Secondo alcuni importanti autori nel mondi delle neuroscienze, le emozioni primordiali stanno alla base di tutto il nostro ricchissimo mondo interiore, e determinano in larga misura le decisioni che prendiamo nel corso della nostra vita, anche quelle in apparenza più fredde e razionali.
Riscoprire e ricontattare le proprie emozioni archetipiche, dall'aggressività all'accudimento, arricchisce la nostra esperienza di vita di ogni singolo giorno, ed è una grande fonte di salute a più livelli (basti pensare ad esempio a quanto l’aspetto emotivo influisce su molti disturbi fisici). Praticare regolarmente Movimento Arcaico porta a vivere le proprie emozioni in modo più consapevole e sereno, imparando a fidarsene e lasciarsene guidare, anziché confondere. Soprattutto, ci insegna a trarre energia dalle nostre emozioni invece che disperderla a causa di esse.
principio 2
La corrispondenza tra risveglio motorio e trasformazione caratteriale
Una delle esperienze più sorprendenti ed entusiasmanti che vive chi entra nel Movimento Arcaico è quella di vedere emergere in sé trasformazioni interiori del tutto spontanee corrispondenti ai progressi fatti in un dato movimento.
Il fatto che una sessione di movimenti di un’ora o meno, risolva a volte difficoltà psicologiche o emotive che hanno resistito per anni a varie forme di psicoterapia, ipnosi, PNL, e tecniche mentali di ogni genere, può sembrare stupefacente, o perfino difficile da credere.
Eppure, come possono testimoniare molti dei dei partecipanti dei nostri corsi, è esattamente così: non appena un movimento istintivo viene realmente attivato nel tuo sistema, il flusso di pensieri, emozioni, e quindi di comportamenti inizia a cambiare.
Questo, beninteso, non significa che il Movimento Arcaico sia sempre superiore agli approcci verbali, ma che le due cose lavorano su livelli diversi, e alcuni problemi possono rispondere più facilmente a uno rispetto all’altro.
Il cambiamento a livello psicologico-comportamentale segue alla modifica del movimento in modo immediato e automatico; non occorrono altri passaggi intermedi.
Perché questo avviene?
Questo effetto di corrispondenza e “risonanza” non ha nulla di “magico” e non è strano come può sembrare, se pensiamo che molte delle strutture cerebrali deputate al pensiero, all’emozione e alle decisioni quotidiane poggiano le loro funzioni sulle strutture più antiche, quelle sottocorticali, che governano le funzioni più istintuali e i movimenti più istintivi.
(Su questo si vedano The vertically organized brain in theory and practice, e Subcortical structure and cognition, entrambi di Leonard F. Koziol)
Le ragioni, però, sono meno importanti del fenomeno in sé: ti muovi nella vita così come muovi il tuo corpo fisico nello spazio. Le due cose sono del tutto congruenti, la corrispondenza è esatta e immediatamente verificabile.
Ad esempio...
Se nella vita hai la tendenza a bloccarti quando incontri un ostacolo da superare in campagna o nel bosco, tenderai a farlo anche nella vita, irritandoti o comunque perdendo troppo tempo quando incontri qualche tipo di impedimento, anche se è alla tua portata.
Se nella vita cammini con il peso sbilanciato in avanti…quando capita l’occasione di una perdita di equilibrio nel percorso tenderai a sbilanciarti verso il futuro, cioè a farti guidare dall’ansia per recuperare un equilibrio che senti di non possedere mai del tutto.
Correggere la postura e il movimento, e riconnetterti agli istinti che guidano un gesto “elementare” nell’esperienza umana, “corregge” immediatamente anche pensieri, emozioni e azioni.
Ad esempio:
Lo stesso avviene per l’Arrampicata, il Sollevamento, la Schivata, lo Scatto, la Presa, la Spinta, e decine di altri gesti.
La nuova abilità emerge e automaticamente iniziamo ad utilizzarla. Non c’è alcun bisogno di analizzare, di riflettere, discutere, capire; esplorare fisicamente il gesto fino alla piena attivazione è sufficiente.
Questo significa che il Movimento Arcaico è un metodo estremamente pragmatico e realistico di crescita personale, che agisce direttamente sugli strati più profondi della psiche umana.
Dando gli stimoli più appropriati alle parti del nostro cervello deputate a farci muovere nel modo più efficace nell’ambiente fisico, possiamo attivare istantaneamente le abilità che ci faranno muovere con forza e precisione nell’ambiente psichico, emotivo, sociale.
Quindi: nel tempo che basta a riconnetterci a un istinto motorio - si può trattare di ore o minuti - possiamo scatenare progressi interiori che richiederebbero mesi o anni di sforzi costosi con altri metodi. Ogni gesto che attiveremo aumenterà sia le abilità corrispondenti, sia le altre già attive, perché entrerà spontaneamente in sinergia con gli altri archetipi.
Attenzione però: questo non vuol dire che non sia richiesto impegno da parte del partecipante o che sia una sorta di pillola magica! Se si vogliono i risultati la pratica deve esserci e deve esser svolta nel modo corretto.
principio 3
Il potere del gioco
Oltre ad essere un metodo di crescita personale, il Movimento Arcaico è anche un potente metodo di cultura fisica, perché si basa sulla pratica motoria. In questo, però, si esprime in modo molto diverso dalle comuni discipline del fitness.
La maggior parte dei metodi di allenamento che vediamo nelle palestre commerciali hanno alcuni grandi difetti. Uno di questi è che utilizzano movimenti meccanici e innaturali, che - già solo per il fatto di eseguire più e più volte un unico movimento - sono lontani da quelli per cui il nostro corpo si è sviluppato.
Inoltre, gli esercizi si concentrano spesso su un’unica funzione (ad esempio la forza), ignorandone altre o addirittura andando a discapito di di esse (ad esempio della mobilità).
Questo crea la necessità di allenamenti o esercizi separati dedicati a diverse abilità (una sessione per la forza, una per il cardio, una per lo stretching, una per la mobilità articolare…), che addirittura devono talvolta compensare i danni fatti durante altri allenamenti (l’esercizio per la forza crea rigidità, quello per la resistenza e il conditioning mangia la massa muscolare…).
Ma il difetto più grande è forse un altro: gli esercizi di questo tipo sono tipicamente ripetitivi, noiosi, e quindi appaiono anche psicologicamente faticosi.
Certo, possono dare il piacere che dà ogni espressione di potenza e coordinazione fisica, e la soddisfazione di aver “lavorato” e buttato fuori un po’ di stress.
Ma per la grande maggioranza delle persone, usare pesi, macchine e implementi vari risulta pur sempre noioso e faticoso.
Praticare Movimento Arcaico è esattamente l’opposto.
Il metodo è interamente basato sull’esplorazione delle nostre possibilità fisiche e mentali, e tutte le volte che usiamo tecniche e movimenti specifici è sempre come punto di partenza per l’esplorazione, l’improvvisazione e, soprattutto, per il gioco.
Nel Movimento Arcaico, ogni attività è svolta più possibile in modalità ludica, e una delle più importanti indicazioni che diamo è che ogni attività debba essere sempre varia, piacevole e soprattutto divertente. In più abbiamo specifici generi di gioco, che esploriamo in corsi esclusivamente dedicati all’argomento e composti solo di giochi.
Perché questo ribaltamento delle modalità di allenamento convenzionali?
Non si tratta di una “trovata” per rendere l’esercizio più appetibile al pubblico. La piacevolezza del movimento - soprattutto il movimento naturale - non è frutto di un artificio, ma è insita nella stessa funzione biologica del movimento.
Il gioco è l’esempio perfetto di come le attività migliori per ottenere e conservare il benessere siano quelle che la natura ha previsto per noi. In particolare, il gioco in movimento risulta piacevole e coinvolgente per la stessa ragione che risultano piacevoli e coinvolgente il mangiare cibi appetitosi e nutrienti e l’attività sessuale: perché sono azioni essenziali al supporto, alla propagazione e alla prosperità della specie. In particolare:
1 - Il gioco ha una importante funzione neurotrofica
Giocare favorisce fortemente la secrezione di sostanze che promuovono la creazione di nuove strutture neurali nel cervello. Questo è ciò che permette il rapido sviluppo delle facoltà psicofisiche nei cuccioli (compresi quelli umani), e può anche arrestarne o rallentarne il declino nella seconda parte della vita, mantenendo o aumentando la “plasticità”, l’adattabilità dell’individuo.
Stephen Jepson è un simpatico signore americano divenuto famoso per il suo ingegno e la sua verve nel costruire e sperimentare ogni sorta di giochi, che lo hanno mantenuto in ottima forma fisica e mentale anche in età avanzata.
2 - Il gioco sviluppa un ampio spettro di abilità relazionali
Il gioco favorisce fortemente la creazione di competenze sociali e rinsalda i legami. Nel gioco cadono le “maschere”: giocare genera un’interazione autentica tra le parti più profonde delle persone, non mediata dai filtri degli strati più superficiali che si costruisce la nostra psiche. Un altro grande beneficio del gioco, quindi, è la conoscenza intuitiva degli altri e di sé. Uno degli effetti più interessanti (e inattesi) per i partecipanti dei nostri corsi è prendere consapevolezza di schemi di comportamento profondo che nel gioco si presentano spontaneamente alla coscienza, laddove con altre forme di introspezione psicologica occorrono anni per portarli alla luce.
3 - Il gioco è il modo più efficiente di apprendere ed allenarsi
Il piacere tutto particolare che proviamo giocando è legato al fatto che nel gioco raggiungiamo il perfetto bilanciamento di sollecitazione e impegno, quello cioè che ottimizza la nostra funzionalità: abbastanza da farci sentire stimolati, coinvolti, positivamente sfidati, ma non tanto da metterci sotto pressione con sentimenti e sensazioni spiacevoli.
Un piccolo mammifero deve scoprire e sviluppare le abilità caratteristiche della sua specie nel più breve tempo possibile, e il gioco è il modo più rapido e integrale con cui scoprire “le regole” del suo ambiente e di se stesso, le relazioni causa-effetto, “come funzionano le cose”, le leggi della sua realtà. Il gioco risulta istintivo e piacevole perché costituisce la modalità di apprendimento più efficiente ed efficace in assoluto.
Anche tra gli umani, che hanno una complessità cognitiva ben maggiore di altre specie di mammiferi, il gioco è l’unica attività che consenta un apprendimento al contempo rapido, vasto, profondo e duraturo.
L’impulso a giocare è talmente forte e fondamentale per i mammiferi che supera addirittura le barriere tra diverse specie, comprese quelle acquatiche!
In breve:
usiamo il gioco come modalità di sperimentazione e di espressione prediletta perché i suoi benefici sono superiori a qualsiasi altra, non ultimo il fatto di instaurare nella persona un circolo virtuoso di motivazione, piacere, crescita e soddisfazione.
principio 4
Entelechia e adattabilità totale
Il Movimento Arcaico può essere praticato da tutti, compresi coloro che hanno importanti limitazioni alla mobilità, siano queste temporanee o permanenti.
Puoi praticare Movimento Arcaico se hai subito infortuni come distorsioni e strappi, anche quando sei ancora in fase acuta. Puoi praticare Movimento Arcaico se sei in forte sovrappeso. Puoi praticare Movimento Arcaico con tendinopatie dolorose e recidive. Puoi praticare Movimento Arcaico con un arto ingessato. Puoi praticare Movimento Arcaico se sei costretto a letto, puoi praticarlo se sei in sedia a rotelle.
Questo perché la plasticità neurale e l’adattabilità che ne deriva sono la chiave di tutto il metodo.
Nel Movimento Arcaico parliamo di “entelechia”. L’entelechia, per Aristotele, era la forma compiuta di un essere che aveva realizzato quel potenziale; in biologia il termine indica il principio che dirige lo sviluppo dell’organismo. Ogni forma di vita ha una sua entelechia, un “punto di fuga” ideale che allinea e attira ogni risorsa dell’individuo e della specie verso il suo massimo potere, successo, salute e prosperità.
La caratteristica della vita è un dinamismo incessante diretto alla sopravvivenza e all’espansione: la via cerca una forma perfetta per prosperare nelle condizioni in cui si trova, la vita si muove e cerca la strada.
Anche nella specie umana vediamo questa propulsione interna all’evoluzione, all’adattamento, alla trasformazione più funzionale. Ma quello che la specie umana unica nel regno animale è una capacità di adattamento superiore a quella di qualunque altra specie. La conformazione anatomica degli esseri umani, unita alla loro immensa plasticità neurale, fanno sì che - anche limitandoci al piano del movimento - possiamo fare movimenti di gran lunga più precisi e più vari di un cane, un cavallo, e anche di una scimmia.
Naturalmente, questo vale anche per le abilità cognitive.
Quando nel Movimento Arcaico parliamo di riconnetterci all’istinto, intendiamo non solo recuperare il patrimonio del sapere della nostra specie, ma anche e soprattutto riconnetterci a questa forza propulsiva interna.
Recuperare l’istinto non significa tornare all’antico; al contrario, la spinta all’entelechia è sempre, per definizione, verso una forma futura, che deve essere necessariamente più evoluta di quella attuale nel suo ambiente e nelle sue circostanze.
La connessione al sapere filetico - cioè la conoscenza innata di una specie - è fondamentale perché questa evoluzione può avere l’esito migliore possibile solo se poggia su ciò che è già stato costruito, sull’infinita quantità di esperienza, apprendimento e di adattamento che si sono accumulati nella nostra forma attuale dal momento in cui i primi esseri complessi hanno raggiunto la locomozione nel periodo Cambriano, centinaia di milioni di anni fa.
Se sei connesso all’istinto, subire una limitazione funzionale, o incontrare qualsiasi difficoltà o svantaggio significa veder fiorire ed esplodere la tua spinta di adattamento. Di fronte alle difficoltà, ai limiti, l’entelechia si attiva maggiormente, costretta com’è a cercare strade alternative, a lavorare intorno ai problemi per massimizzare la tua efficacia e il tuo benessere potenziale.
Ogni limite - purché non ci si arrenda ad esso, né lo si ignori; purché si continui ad assecondare e seguire l’istinto di adattamento - è il punto di partenza per esplorare possibilità diverse, ed espandere la conoscenza e la padronanza di sé.
Il ruolo del limite nel Movimento Arcaico è così importante che, quando non vi sono altri limiti importanti per la persona, siamo noi stessi a inserire nei nostri giochi delle limitazioni al movimento appositamente studiate per spingere il corpo a espandere la sensibilità e il controllo delle parti che dovrà usare per compensare la limitazione.
Questo significa che:
se hai limiti dati dall’età, da infortuni pregressi o da una patologia, non solo puoi comunque praticare il Movimento Arcaico, ma puoi praticarlo con benefici ancora più grandi!
Ricapitolando:
1) Il contatto con l'istinto è la chiave del benessere
Il Movimento Arcaico mira a contattare gli istinti profondi della persona per risvegliarne le abilità innate comuni a tutto il genere umano, abilità che la porteranno a vivere spontaneamente con più forza, efficacia e soddisfazione. Lo strumento principe per catalizzare tale risveglio è il movimento, e in particolare l’esplorazione dei movimenti fondamentali che l’evoluzione ha impresso nella nostra struttura biologica.
2) Ogni funzione archetipica si manifesta su tutti i livelli della persona
Ogni movimento fondamentale - come la Spinta, l’Arrampicata, o il Lancio - è la manifestazione motoria di una funzione presente su tutti i livelli dell’individuo: fisico, emotivo, mentale, spirituale. Attivare una funzione a livello motorio la attiva simultaneamente anche sugli altri livelli, e questo permette di ottenere trasformazioni importanti nel modo di sentire, pensare e comportarsi della persona grazie al semplice movimento. Ecco perché il Movimento Arcaico è un potente metodo di crescita personale.
3) Il gioco è il nostro migliore strumento di sviluppo
A differenza di altre discipline (in particolare di quasi tutti i metodi di “fitness”), che utilizzano movimenti meccanici e routine rigide, ripetitive e spesso estenuanti, il Movimento Arcaico predilige attività il più possibile varie, piacevoli e soprattutto divertenti. Le nostre attività vengono svolte il più possibile in modalità ludica, perché il gioco è un potentissimo acceleratore dello sviluppo e dell’apprendimento. Il gioco è l’esempio perfetto di come le attività migliori per ottenere e conservare il benessere siano quelle che la natura ha previsto per noi.
4) I limiti sono stimoli alla crescita perché sollecitano l'adattamento
Il Movimento Arcaico poggia sull’entelechia, che in biologia indica il principio che dirige lo sviluppo di una forma di vita. Per risvegliare e accrescere rapidamente le abilità sfruttiamo la naturale capacità di adattamento dell’organismo, che viene particolarmente sollecitata in presenza di limiti e restrizioni. Il Movimento Arcaico, quindi, è accessibile e anzi ancora più proficuo per persone con ogni genere di limitazioni funzionali, siano esse legate all’età, a infortuni pregressi o a una patologia.
Quelli che abbiamo esplorato in questa pagina sono i principi più importanti del metodo, ma il Movimento Arcaico è una materia molto più ampia e ricca di quanto possa emergere da una pagina introduttiva. Continua a esplorare i nostri contenuti e scoprirai quanto.