L’apprendimento motorio, e l’apprendimento in generale, può essere migliore rispetto a ciò che comunemente vediamo oggi in molte scuole, università, società sportive e famiglie. Ci sono, infatti, modalità e motivi per cui noi, in quanto esseri umani, siamo maggiormente predisposti ad apprendere. Tempi lunghissimi antecedenti all’agricoltura e all’allevamento in cui siamo vissuti in determinate condizioni hanno plasmato il nostro corpo, e quindi anche il nostro sistema nervoso e cervello, e tempi recenti in cui, pur restando questi ultimi sostanzialmente invariati, si sono modificate le nostre abitudini e credenze.
Il lavoro di ricerca del Movimento Arcaico, oltre a raggruppare i movimenti archetipici dell’essere umano e a proporli come venivano realmente fatti, tiene conto anche di come è più naturale ed efficace per noi apprenderli con la conseguenza che il processo di apprendimento risulta semplice, veloce e divertente. Se tutto ciò sembra straordinario è solamente perché non siamo più abituati; in realtà è estremamente ordinario e coerente con la nostra natura.
L’apprendimento nei popoli di cacciatori-raccoglitori
Peter Gray, psicologo e professore al Boston College, in uno dei sui numerosi articoli descrive come generalmente vivono l’insegnamento e l’apprendimento i popoli di cacciatori-raccoglitori. Spiega come questi popoli abbiano molta fiducia che i loro bambini impareranno ciò che serve loro spontaneamente e quindi non si preoccupano della loro educazione, tantomeno di controllarla, coerentemente con l’importanza che danno a valori come l’autonomia personale e l’uguaglianza. Pensano inoltre che sia presuntuoso per chiunque pensare di sapere cos’è meglio per un’altra persona. Quindi non insegnano ai bambini a fare cose per cui loro non siano già motivati, li aiutano ad imparare ciò che vogliono apprendere. Ecco alcuni modi in cui avviene questo processo.
- Concedono ai bambini tutto il tempo necessario per giocare ed esplorare, quindi imparare
I cacciatori-raccoglitori credono che i bambini imparino attraverso il gioco e l’esplorazione in modo proprio, autogestito e spontaneo e per questo gli viene concesso tutto il tempo necessario, anche dall’alba al tramonto (Peter Gray. Play as the foundation for hunter-gatherer social existence. American Journal of Play, 1, 476-522. 2009).
- Forniscono ai bambini gli strumenti della propria cultura in modo che possano esercitarsi nel loro utilizzo
Per imparare a utilizzare gli strumenti della propria cultura è necessario che i bambini abbiano accesso a tali oggetti e deve essere loro permesso di giocarci. Per i popoli di raccoglitori-cacciatori è infatti abituale lasciare piena libertà in questo senso, anche se si tratta di strumenti come coltelli e asce. E’ comune trovare versioni ridotte di questi oggetti, ma a differenza nostra, versioni del tutto vere e non versioni finte come i nostri giocattoli.
- Permettono ai bambini di osservare e partecipare alle attività degli adulti e tollerano le loro interruzioni
Riconoscono che i bambini apprendono guardando, ascoltando e partecipando e per questo li includono nelle attività degli adulti. Sono molto tolleranti e permettono loro di parteciparvi e di aiutare anche se questo rallenta il lavoro.
- Mostrano e spiegano ai bambini desiderosi di sapere
Condividere e dare sono valori importanti, non solo idealmente, e in questo modo quello che un individuo conosce diventa disponibile per gli altri, compresi i bambini. Un’altra importante fonte di apprendimento sono le storie e i racconti. Spesso i racconti non sono indirizzati direttamente ai bambini, ma questi seguono e apprendono i significati comunque. Una possibilità è che proprio per questo motivo risultino particolarmente interessanti e memorabili.
- I bambini esercitano il naturale desiderio di dare e condividere
La propensione a dare nei bambini è provata anche nella nostra cultura. La differenza è che nei popoli di raccoglitori-cacciatori questa caratteristica viene celebrata un po’ come noi celebriamo le loro prime parole. In questo modo si coltiva questo istinto importantissimo per la sopravvivenza.
- Creano un ambiente di fiducia in cui imparare
Per agevolare l’educazione i bambini hanno bisogno di un ambiente di supporto in cui possano sentirsi emotivamente sicuri e fiduciosi. Avendo fiducia nelle capacità dei bambini di sapere cosa è meglio per loro stessi e dimostrando apertamente quella fiducia, gli adulti cacciatori-raccoglitori provvedono a creare la situazione ottimale. Crescere in un ambiente sicuro e ricevere fiducia è un prerequisito importante per diventare a propria volta affidabili, degni di fiducia e sapersi autoregolare. Un bambino, cresciuto in un ambiente dove gli altri sono amorevoli, fiduciosi e non giudicanti, dove gli strumenti e gli esempi necessari per la formazione sono sempre disponibili e senza essere forzato è un bambino che sa auto-educarsi. Nelle nostre scuole, purtroppo, si inibiscono gli istinti naturali di apprendimento dei bambini attraverso direttive unilaterali e forzate cariche di ansia, giudizio e competizione trasformando così l’apprendimento in un’esperienza troppo spesso problematica e sicuramente poco efficace.