Ora che abbiamo visto quanto l'intelligenza motoria degli addominali sia importante nello sport e nella vita quotidiana ti voglio parlare di un'intelligenza ancora più profonda che risiede anch'essa proprio nell'addome.
Nelle discipline tradizionali come certe arti marziali, o alcune forme antiche di danza, uno degli obiettivi principali è lo sviluppo di questo tipo di intelligenza ed energia addominale.
In Giappone, dove viene denominato “Hara”, ed anche in altre culture, l'addome fisico e quello “metafisico” hanno un ruolo primario in tanti campi quante sono le occupazioni umane; dall'esercizio fisico alla comprensione di concetti filosofici, dalla gestione dei rapporti interpersonali allo sviluppo di abilità comuni e non comuni.
Nella mia esperienza ho potuto notare che i maestri che hanno coltivato e raggiunto un buon livello di energia addominale hanno conquistato alcuni preziosi tesori:
Un forte senso di centratura: con questo termine intendo una forte stabilità emotiva (purtroppo quasi sconosciuta nel mondo dei comuni mortali) che però non è una stabilità data da un eccesso di sicurezza o dall'avere i paraocchi, questa è quella che definisco la stabilità stupida; stiamo invece parlando di una stabilità che è anche flessibilità e attenzione.
La persona che insegue i suoi obiettivi calpestando gli altri o anche solo perdendosi tutto il resto non ha centratura addominale.
La sicurezza di chi sa di avere a disposizione le proprie risorse fisiche e mentali quando ne ha bisogno, la sicurezza di chi può essere flessibile perché comunque non perde il suo centro questa è forza dell'hara. Il termine “centratura” è ancora più appropriato: un addome vitale dà un senso di centratura, equilibrio e flessibilità.
Salute: la condizione energetica dell'addome è particolarmente indicativa dello stato di salute di una persona. in agopuntura ci sono delle scuole specializzate sul riequilibrio delle energie addominali; molte scuole di massaggio inoltre basano la diagnosi di tutto il corpo e anche degli stati emotivi sul sentire la condizione dell'addome.
Potenza: anche se ci sono molti “truffatori”, che semplicemente simulano queste abilità con l'aiuto di allievi compiacenti, esistono comunque maestri che, integrando opportunamente il “senso addominale” nel movimento corporeo , conferiscono a questo una maggior coordinazione e un incremento effettivo dell'efficacia del movimento stesso. Sto ancora facendo ricerche per valutare quanto questo dipenda da effetti ideomotori o da una reale capacità di convogliare l'energia, sta di fatto che comunque il fenomeno esiste.
Fino a qualche anno fa, all'interno del modello culturale europeo, difficilmente si poteva credere ai poteri dell'addome senza abbracciare un modello di pensiero simil-mistico o comunque di matrice orientale. E' vero che è sempre esistita, a livello di saggezza popolare, l'attribuzione della capacità di sentire le emozioni alla pancia (anche perché è difficile non sentirle): è anche vero che detti come “avere stomaco” o “avere fegato” hanno sempre ricondotto a livello addominale la capacità di sopportare situazioni difficili o di prendere decisioni ma difficilmente si poteva consigliare a qualcuno di coltivare la propria energia addominale senza essere presi per pazzi.
Da un po' di tempo invece le funzioni somato-emozionali ed energetiche dell'addome sono ben visibili anche attraverso il filtro critico del nostro modello di pensiero; senza nulla togliere a tanti altri apportatori di nuovi modelli credo che le voci più importanti siano due: Reich e i suoi allievi hanno finalmente riproposto, dopo secoli, in un linguaggio comprensibile in Europa, un modello che ha restituito al sistema energetico la sua importanza per la salute fisica e emozionale della persona. All'interno di questo modello Reich e altri hanno più volte sottolineato la radicale importanza del segmento addominale, da un punto di vista energetico, per la piena maturità emozionale dell'individuo, per la sua capacità di “sentire” se stesso e gli altri.
Nella maggior parte dei casi, citati da chi si occupa di bioenergetica e discipline affini, sembra che uno dei comuni denominatori di molti malesseri della psiche sia proprio l'incapacità di sentire, lasciar scorrere ed elaborare le sensazioni proprio a livello dell'addome.
Un altro modello estremamente interessante proviene dalle neuroscienze: in questo ambito ormai si parla diffusamente di “Abdominal Brain” o di “Second Brain” intendendo appunto le importanti funzioni dell'addome.
Nel 1872 Leopold Auerbach scopre importanti parti e funzioni del sistema nervoso enterico; nel 1907 Byron Robinson, medico e infaticabile ricercatore, ha messo in luce l'importanza del secondo cervello nella sua opera “The Abdominal and Pelvic Brain”.
Fino ad arrivare al contemporaneo Michael Gershon, considerato il ri-scopritore del cervello addominale, senza dimenticare gli importanti studi di altri due eminenti ricercatori: Wolfgang Printz, direttore dell'istituto Max Plank, e Benjamin Libet i quali, pur non facendo dell'addome il centro delle loro ricerche, ne hanno scoperto importanti funzioni a livello di apprendimento, motricità e stato di coscienza.
La scienza continua a scoprire, e purtroppo a dimenticare, il nostro dantien... meno male che lui non si dimentica di noi.
Come sviluppare l'intelligenza addominale?
Secondo me il secondo cervello non ha bisogno di essere allenato con tecniche troppo specifiche: trae enormi benefici da tutto ciò che sviluppa l'intelligenza motoria e quella somatoemozionale, soprattutto trae grandi benefici dall'interazione tra le due, che è esattamente l'effetto che otteniamo quando facciamo Movimento Arcaico. Qualsiasi movimento arcaico.
Ovviamente anche altre discipline, se studiate con un maestro molto preparato, hanno ottimi effetti sull'integrazione dell'addome; quelle che ho visto essere più efficaci (a parte danza, lotta e arrampicata che sono comunque movimenti archetipici ) sono le arti marziali interne come il Taiji, purché, ripeto, praticate con un vero maestro fortemente connesso con gli aspetti energetici dell'arte.
Dopo aver letto questo lungo articolo forse ti succederà una cosa: magari ti può succedere anche adesso. Quando pensi agli addominali può essere che non pensi più a quei bozzi grotteschi che vedi sulle copertine delle riviste... e invece inizi a pensare che i muscoli che sono lì servono a muovere in maniera meravigliosamente coordinata tutto il corpo, dai piedi alla testa, alle mani, tutto il corpo.
Può essere che pensi che un addome sano debba saper essere forte ma anche rilassato... e che proprio lì c'è la sede di una saggezza istintiva, antica e ben radicata nella tua realtà fisica, un'intelligenza alla quale puoi accedere sempre... perché è lì e nessuno te la può togliere.
Puoi anche pensare che nel tuo addome risiede una fonte energia che si espande, potente ma tranquilla, in tutto il corpo.
Puoi anche pensare che i tanto strazianti, e tanto celebrati, conflitti fra quello che vuole la testa e quello che vuole la pancia sono, il più delle volte, solo malintesi, condizionamenti e sovrastrutture culturali: il cervello viscerale e quello del cranio sono in grado di comunicare perfettamente tra loro e di allineare le proprie risorse per farti pensare e agire al meglio.
Passando per il cuore.
Direi che alla fine di questo “viaggio sulla pancia” ci sta bene un po' di bibliografia :-))
Sui test per gli addominali:
Escamilla RF, et al.; Electromyographic analysis of traditional and nontraditional abdominal exercises: implications for rehabilitation and training; Phys Ther. May;86(5):656-71. 2006
Francis, P.R. Et al.. An electromyographic approach to the evaluation of abdominal exercises. ACSM’s Health & Fitness Journal. 5(4):9–14. 2001
Sull'interazione degli addominali con i vari segmenti corporei c'è una quantità notevole di materiale, nello specifico di questi articoli sono sicuro che si possano trovare almeno gli abstract:
Hodges, P.W. , Richardson, C.A. Inefficient Muscular Stabilization of the Lumbar Spine Associated with Low Back Pain. Spine, 21(22):2640-2650, 1996.
Hodges, P.W., Richardson, C.A., Jull, G. Contraction of the Abdominal Muscles Associated with Movement of the Lower Limb. Phys Ther, 77:132-14, 1997.
Paruidge MJ, Walters CE. Participation of the abdominal muscles in various movements of the trunk in man, an EMG study. Physical Therapy Review;39;791-800. 1959
Sull'utilizzo degli addominali negli sport che ho citato:
McHardy A, Pollard H. Muscle activity during the golf swing. Br J Sports Med. Nov;39(11):799-804; 2005
Watkins RG et al. Dynamic electromyographic analysis of trunk musculature in professional golfers. Am J Sports Med. Jul-Aug;24(4):535-8. 1996
Lehman GJ. Resistance training for performance and injury prevention in golf. JCCA J Can Chiropr Assoc. Mar;50(1):27-42.2006
Elliott, B., Reid, M., & Crespo, M. (2003). Biomechanics of Advanced Tennis. ITF Ltd;
Reid, M., Quinn, A.M., & Crespo, M. (2003). Strength and Conditioning for Tennis. ITF Ltd; London.
Van Aken, I. (2003). Planning Physical Training During Tournament Play. In M.Reid, A. Qunn and M.
Crespo (Eds). ITF Strength and Conditioning for Tennis (pp 211-216) ITF Ltd
Sull'importanza dell'addome nella salute
Amery WK, Forget PP. The role of the gut in migraine: The oral 51-Cr EDTA test in recurrent abdominal pain. Cephalalgia 1989;9:227-229.
Goyal RK, Hirano I. The enteric nervous system. N Engl J Med 1996;334:1106-1115.
Sull'intelligenza addominale:
Robinson B. The abdominal and pelvic brain. Hammond, IN: Frank S. Betz, 1907.
Michael Gershon, The Second Brain (New York: Haprer Collins, 1998).
McMillin DL. Selections from the abdominal and pelvic brain . Virginia Beach, VA: Lifeline Press, 1997.
Bosbach, S., Cole, J., Prinz, W., & Knoblich, G. (2005). "Inferring another's expectation fr om action: The role of peripheral sensation." Nature Neuroscience, 8(10), 1295-1297.