Lo sviluppo del cervello del bambino non è una cosa che semplicemente avviene, è un fenomeno estremamente complesso, è assoggettato ed influenzato da una miriade di fattori. Nel corso della mia esperienza, soprattutto studiando gli scienziati più autorevoli in merito, ho identificato quelli che secondo me sono i 6 fattori chiave e li ho chiamati i 6 nemici dello sviluppo del cervello del bambino.
Perché questi 6 se sono tanti? Perché questi sono i più diffusi.
Ora te ne parlo così magari vedi se anche a te è capitato nei confronti di tuo figlio di fare queste cose, sicuramente capita a tutti, tutti i genitori attivano questi comportamenti e lo fanno assolutamente in buona fede, o se vedi in giro quante volte questo succede.
Nemico n.1: interruzione dell’espressione motoria
I bambini sono sempre, costantemente in movimento. Il movimento del bambino, ancora prima del gioco, è una funzione essenziale per la sua conoscenza dell’ambiente, per la sua conoscenza di sé stesso e per l’attivazione di tutta una serie di funzioni di crescita e sviluppo che sono tanto all’interno, quindi parliamo di cervello, di struttura, di tessuti, tanto all’esterno. Quindi interrompere, così come si fa spessissimo, o meglio si fa quasi sempre, un bambino nelle sue fasi di ricerca motoria è veramente un modo di interrompere lo sviluppo neurale, perché in quel momento, quando il bambino si muove, al di fuori vedi muoversi gli arti, ma dentro di lui stanno avvenendo tutta una serie di meravigliosi processi biologici di sviluppo dei neuroni che costituiranno poi la base di tutte le sue abilità nella vita.
Nemico n.2: cattiva alimentazione
Altro principio importantissimo è l’alimentazione. Non ci si pensa ma un’alimentazione non adeguata, come purtroppo spesso è spinta dall’industria alimentare odierna, può in certi casi incidere negativamente sullo sviluppo del bambino. Di solito si pensa allo sviluppo di ossa, muscoli, ma la crescita ma può incidere sullo sviluppo del cervello.
Nemico n.3: mancato contatto con il genitore
Nella nostra cultura purtroppo bambino e genitore non hanno un sufficiente contatto epidermico e questo crea una serie di svantaggi sia nel genitore, nella creazione del rapporto con il figlio che si ripercuoteranno poi nelle fasi successive dello sviluppo soprattutto dell’adolescenza, ma soprattutto va a svantaggio del bambino. Un bambino che vive nella situazione di contatto epidermico con il genitore è un bambino che si può permettere di essere nello stato in cui il cervello si sviluppa al meglio. Quindi non sto parlando della solita diatriba tra viziare e non viziare il figlio. Ci sono degli studi molto precisi su quello che deve essere il contatto ottimale del rapporto tra genitore e figlio, soprattutto con la mamma ovviamente ma anche con il padre.
Gli altri tre nemici te li dico nel prossimo video.
Se sei interessato ad approfondire spesso facciamo corsi rivolti ai genitori; alcuni li tengo io, altri li tengono esperti di Movimento Arcaico specializzati in pedagogia, nello sviluppo del bambino e nella relazione tra genitori e figli. Quindi seguici e vedi quando ci sarà uno di questi corsi che puoi andare a frequentare.
Ti assicuro che ne vale veramente la pena. A presto!”
Qui puoi trovare gli altri 3 nemici.
Se sei un genitore o hai osservato il comportamento di genitori ci farebbe piacere ascoltare la tua esperienza 🙂