Questo mese ho avuto la possibilità di verificare la potenza del Movimento Arcaico lavorando con un cliente (Claudio) che mi aveva cercato con l’idea di fare “qualche massaggio” e la speranza di rilassare un po’ le tensioni.
La situazione di partenza
Quando è arrivato Claudio aveva i seguenti problemi:
- Spalla destra operata alla cuffia dei rotatori
- Spalla sinistra con lo stesso problema e un intervento in vista; dolore acuto nei movimenti quotidiani come per esempio mettere e togliere la maglia
- Tensione inguinale che impediva la seduta con l’incrocio delle gambe
- “Fastidi” generali alla schiena.
Nelle prime due sessioni ho utilizzato le tecniche per cui mi aveva cercato, (principalmente riflessologia, digitopressione e trattamenti decontratturanti) poi gli ho proposto un lavoro completamente diverso che lo avrebbe reso parte attiva nel processo di miglioramento.
Dato che i dolori più acuti erano diminuiti, avevo guadagnato la sua fiducia e mi era chiaro che la modalità passiva “aggiustami” era parte in causa di questi fastidi di vecchia data mai completamente risolti.
Proviamo con il Movimento Arcaico
Abbiamo fissato per la spalla sinistra due obiettivi: quello minimo di rimandare l’operazione e quello massimo di cancellarla.
Per la zona inguinale abbiamo testato l’apertura e il dolore con l’obiettivo di riuscire nuovamente a bere il caffè a letto con le gambe incrociate come faceva tutte le mattine.
Ho notato che a gambe incrociate l’apertura era frenata sicuramente dal dolore ma altrettanto dalla paura di sentirlo e abbiamo vinto questo meccanismo immaginando di rilassare la zona ad ogni respiro lento e profondo. Sotto alla gamba che scendeva con difficoltà ho messo un cuscino per rendere mentalmente più facile l’abbandono, sapendo che in caso di dolore qualcosa lo avrebbe sostenuto. Man mano ho diminuito lo spessore del cuscino.
A questo punto sono passata al lavoro con la spalla per cambiare il focus e lasciare che quanto raggiunto si sedimentasse tra le “nuove possibilità di movimento”.
L’effetto del gesto archetipico della Lotta…
Abbiamo cominciato con un piccolo gioco di lotta a coppie in cui appoggiati uno all’altro ci sorreggevamo e ci spostavamo muovendoci prima come in una danza, poi aggiungendo più forza per cercare lo sbilanciamento dell’altro.
Questo gesto ha dato il via ad una serie di aggiustamenti e risultati spontanei:
- Abbassamento del baricentro per avere maggiore stabilità
- Riassestamento del bacino
- Riallineamento della schiena
- Calibrazione massima del gesto e della spinta
- Recupero di fluidità nel movimento delle spalle.
Alla fine di ogni esercizio Claudio faceva il test “della maglietta”, cioè fingeva di mettersi e togliersi la maglia per capire cos’era cambiato.
Ogni volta notava una rotazione più ampia delle spalle con meno dolore.
… e del gesto archetipico della Spinta
Continuiamo con un esercizio simile ma con l’appoggio delle mani al muro, una alla volta, cominciando prima con il lato non dolente.
Nel lavoro con la spalla malata invece l’ho fatto focalizzare su ogni più piccola variazione (direzione, spinta, contatto) piuttosto che sulla potenza.
I miglioramenti sono continuati e si sentiva più stabile e forte.
A questo punto ho puntato sul riequilibrio delle spalle grazie al quale si è rafforzata ulteriormente la sensazione di stabilità e di forza e sono partiti dei tremori spontanei lungo tutto il braccio.
I muscoli rimasti “fermi” per molto tempo si stavano risvegliando, tanto da sentire che finalmente avrebbe potuto cominciare ad allenarsi con dei pesi leggeri.
Una bella pandiculazione per finire
Per concludere la sessione per riprendere il discorso inguinale e mobilitare tutto il corpo (schiena dolorante compresa) ho introdotto il gesto archetipico della pandiculazione da steso dando questa indicazione: immagina che il tuo istinto conosca già il modo migliore per distendere le parti con cui abbiamo lavorato e lascialo fare. Dopo una serie di allungamenti rotolamenti e torsioni si è rilassato completamente sul futon.
Riassumiamo
In sintesi i risultati raggiunti da Claudio sono:
- Dolore alla spalla sinistra scomparso sia da fermo che in quasi tutti i movimenti. Ricompare solo quando arriva alla massima ampiezza possibile per lui. In generale il movimento è più fluido e ampio
- Incrocia le gambe facilmente e scende molto di più con l’arto che prima causava dolore all’inguine anche solo nell’incrocio. In generale si descrive come più leggero e morbido.
Voglio precisare che non sono una fisioterapista ma la conoscenza del Movimento Arcaico ha reso possibile in una sessione un miglioramento che spesso utilizzando altre tecniche o l’allenamento in palestra non avviene.
Nel gioco a due della lotta per esempio, il gesto non era lineare e ripetitivo come avviene utilizzando gli attrezzi perché lo stimolo che esercitavo, variava continuamente in intensità e direzione.
Questa continua calibrazione ha permesso a Claudio di accedere ad un livello di mobilità e coordinazione della spalla più alto.
La potenza di un gesto archetipico fa si che il sistema mobiliti ed estragga le risorse già presenti, così da migliorare la gestione complessiva del sistema nonostante il nucleo di sofferenza (in questo caso la spalla). Bisogna ricordare che non sempre è possibile eliminare definitivamente un problema motorio o disagio fisico, ma è possibile fare in modo che il sistema si organizzi attorno a questo per permettere comunque la miglior qualità di movimento possibile.
Sara Cordovado, operatrice shiatsu, riflessologia plantare e frattale ed esperta di Movimento Arcaico.