Il Movimento Arcaico dopo il Movimento Arcaico

di Massimo Mondini

Ovvero, cosa succede quando torni a casa?

l’esperienza estiva è stata stupenda, oltre ogni mia aspettativa… non solo ho riscoperto il mio lato “selvaggio”, ma è stato forte ritornare a casa così consapevole delle mie risorse, di quello che voglio e quello che non voglio, ma ora come faccio? La mattina non la passo nel bosco ma ho i figli da portare a scuola, correre al lavoro, portare il pranzo a mia madre, ecc. insomma il solito tran tran… quanto mi durerà la carica di energia e la consapevolezza di me stessa che ho ora?

Chi partecipa ad un'esperienza intensiva di Movimento Arcaico, come ad esempio le recenti estive, si confronta con degli effetti molto netti: si risvegliano delle abilità latenti, si riscoprono delle risorse e delle qualità che ci portiamo dentro, si ha esperienza diretta della nostra forza. 

Da un certo punto di vista ci si accorge, o meglio, ci si rende conto di chi si è.

I condizionamenti culturali infatti hanno indebolito la percezione che abbiamo di noi stessi e delle nostre risorse, i gesti arcaici ci fanno rendere conto che percepivamo o che credevamo ad un’idea banalizzata, stereotipata e impoverita di noi stessi.

Precisiamo che tutto ciò non ha niente a che vedere con l’autostima, alta o bassa che sia. 

È una presa di coscienza su un piano differente e molto preciso, in sintesi ti rendi conto di chi sei e ti ricordi chi sei

Rendersi conto

Rendersi conto è diverso da realizzare, comprendere o capire. Rendersi conto non avviene in un unico tempo, è soggetto a verifiche da parte del sistema, implica il NON fraintendimento, è un processo preciso, perché i conti possono essere fatti e rifatti e quando i conti tornano tornano e sei certo della loro esattezza. Rendersi conto è una funzione importante della nostra coscienza. Quando ci rendiamo conto di qualcosa poi ne siamo ragionevolmente certi.

Ricordarsi

Ricordarsi chi siamo ha a che vedere con esperienze che abbiamo fatto di noi stessi, esperienze che ci hanno mostrato le nostre potenzialità e che ci siamo in parte dimenticati: ricordare la forza creativa del nostro pensiero, ricordare la potenza atavica del nostro istinto, ricordare anche l’unicità del nostro essere quello che sentivamo da bambini quando reagivamo con forza ai condizionamenti e all’addomesticamento.

Rendersi conto e Ricordarsi di essere diversi da quando abbiamo iniziato il percorso, da quando abbiamo fatto l’esperienza, queste due epifanie arrivano ammantate dal benessere. Le esperienze sono esperienze di benessere profondo e di sperimentazione. Il Movimento Arcaico è fatto di Gioco e Cimento…. quindi è logico che ci godiamo il processo, no?

Durante i corsi e le varie esperienze siamo sempre in un ambito di divertimento e di piacere nel quale sperimentiamo sulla nostra pelle, in maniera inequivocabile, un nostro modo di essere che abbiamo che è più funzionale e migliore sotto numerosi aspetti, una versione potenziata, o meglio, più realistica di noi stessi.

Poi torniamo a casa e ci confrontiamo, cambiati, con un mondo che non è cambiato: il nostro ambiente, la nostra famiglia, il nostro lavoro, tutto ciò che ci tocca quotidianamente e da vicino e ovviamente rientriamo in contatto con la società attuale, le sue storture, i suoi condizionamenti radicati e le sue tendenze attuali.

A questo punto ci sono persone che integrano con facilità la loro nuova configurazione nella loro vita, magari riuscendo anche ad effettuare dei cambiamenti e delle notevoli migliorie in ambito famigliare e lavorativo e ci sono altre persone invece che dopo un po’, magari dopo qualche piccolo conflitto,  tendono a ritornare come prima (anche se come prima non è possibile).

Mantenere i risultati ottenuti interessa a tutti, quindi è normale che dopo il rientro a casa mi arrivino domande come: 

“Devo continuare a praticare per solidificare i risultati?” 

“Come posso star bene in un mondo che sta male?” 

Come faccio a continuare il mio lavoro se mi sono accorto che non lo sopporto più e che ho le risorse per provare qualcosa di nuovo?” 

e molte altre, anche ben più complesse, che in realtà non hanno una risposta. Per lo meno non la risposta che ci si aspetterebbe.

Continuare a praticare fa sempre bene, fermo restando che il Movimento Arcaico non lo si pratica ma lo si sperimenta, perché non è mai uguale a sé stesso.

Star bene in un mondo che sta male è possibile: è un dato di fatto che, grazie al cielo, qualcuno che sta bene c’è, per cui non vedo perché non far parte della cerchia.

Cambiare lavoro si può sicuramente fare così come, se ci sono i margini, si può anche migliorare il lavoro che già si sta svolgendo.

Ma la risposta non è tra questa. La risposta è: “Rendersi conto e Ricordare, soprattutto Ricordare”.

Perché ricordare? Perché è innanzitutto un problema di memorie, ricordi e abitudini.

Quando si torna nel proprio ambiente si riaffacceranno tutte le memorie associate a quel sistema (litigi col partner, noia, fiacca, sfiducia, frustrazione, senso di impossibilità, ecc.) Quindi la nostra identità si ricorderà com’era prima, cioè qual era la sua configurazione adattata a quel sistema… e a questo punto memoria e senso di coerenza faranno il resto. 

Magari con una certa irritazione si riprende ad essere più o meno come prima,  e quindi si riattivano schemi e funzioni stereotipati che appartengono a chi eravamo prima dell’esperienza.

Cosa si può fare invece per mantenere tutti i benefici dell’esperienza di Movimento Arcaico e anzi per scoprirne molti di più?

Ricordare

Ricordati come eri quando hai superato quella roccia, quando hai colpito quel bersaglio, quando ti sei perso in quel gioco, quando hai riso.

A quel punto la memoria, inequivocabile e chiarissima, dell’esperienza vissuta, sovrascrive la memoria delle “sconfitte” precedenti.

Quante volte bisogna farlo? Tutte le volte che è necessario.

Ogni volta che ci sembra di essere degli esseri in balia delle circostanze, con poche risorse a disposizione o con qualsiasi altra difficoltà è necessario ricordare chi siamo e ricordare come abbiamo vissuto queste esperienze è il modo più rapido e di sicura efficacia. L’esperienza vissuta in prima persona è una prova indelebile di ciò che riusciamo a fare.

È facile, è immediato, è semplice ed è gratis.


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