Una delle falsità più disfunzionali che circolano nel mondo della cultura fisica, dell’esercizio fisico rivolto al benessere, è il concetto di esercizio completo o a volte espresso sotto il concetto di sport completo. L’esercizio completo o lo sport completo non esiste, così come non esiste uno che in assoluto sia migliore di altri.
Il nostro organismo non è fatto per avere era solo un movimento, per esprimersi attraverso solo un movimento.
Ti faccio un esempio pratico. Ad esempio in un testo, Rolfing ed. Mediterranee, Ida Rolf sostiene che in una struttura equilibrata, bilanciata, adesso non ricordo il termine esatto, la camminata è in sé un esercizio progettualmente completo. Questa cosa non è assolutamente vera, perché la camminata, per quanto io sia un grandissimo sostenitore del camminare, è un esercizio meraviglioso, è molto più di un esercizio, però non è un esercizio completo perché la camminata non è un esercizio completo da nessun punto di vista.
Non è completa da un punto di vista muscolare, non dà a tutti i muscoli le sollecitazioni di cui hanno bisogno, nella dose di cui hanno bisogno; non è completa dal punto di vista dei sistemi energetici, perché è uno sforzo talmente blando da non andare ad intaccare i sistemi energetici in maniera propria, o perlomeno non in tutte le modalità di cui abbiamo bisogno di essere stimolati; non è completa dal punto di vista dello stimolo articolare perché non porta nessuna articolazione a sollecitare un ampliamento dell’escursione, della libertà di movimento; non è completa dal punto di vista soprattutto neurologico perché il nostro sistema nervoso ha bisogno di una quantità di stimoli molto più vasta, molto più varia e più complessa e soprattutto più sistematica di quello che può arrivare semplicemente dalla camminata. Poi la camminata è meravigliosa, fa bene al cervello, è rilassante, stimola le qualità del pensiero, è molto buona per trovare nuove idee, ha veramente una serie infinita di benefici, ma non è e non può essere un esercizio completo.
Per anni i medici ad esempio, molti medici, consigliavano il nuoto come sport completo. Il nuoto, nemmeno se prendiamo tutti gli stili di nuoto messi insieme, non può essere uno sport completo. Anche questo lavora solo su determinati sistemi energetici (con sistemi energetici sto usando il termine occidentale non quello orientale di energia). Anche se variamo le distanze, quindi c’è sicuramente uno spettro molto più ampio rispetto alla camminata, non è comunque in grado di andare a far lavorare tutti i sistemi energetici. E’ uno sport ciclico quindi per forza di cose anche come stimolo per il sistema nervoso tenderà a essere monotono, anche se variamo gli stili.
Sicuramente è uno sport eccezionale che apporta dei benefici enormi a livello di metabolismo, a livello di massa muscolare, a livello cardiorespiratorio soprattutto ma non è e non può essere, nonostante il fatto che sia eccezionale e molto valido, un esercizio completo, non può essere uno sport completo. Lo sport completo non esiste.
I due esercizi che abbiamo toccato, la camminata e il nuoto, hanno in comune una cosa: sono entrambi gesti archetipici. Questo è interessante perché mi porta al passo successivo del discorso.
Perché non esiste uno sport completo? Perché il nostro organismo, a livello di sistema muscolo-scheletrico, di articolazioni e soprattutto a livello di sistema nervoso, ha bisogno di tutti i gesti archetipici. Tu, in quanto essere umano, hai bisogno di compiere tutti i gesti archetipici dell’essere umano per star bene, poi se non li fai tutti non muori, però per essere al pieno delle tue funzionalità, uno dei tasselli base, non è l’unico, è compiere tutti i gesti archetipici.
Non occorre farli tutti, tutti i giorni, non è possibile e nemmeno raccomandabile, però ogni gesto archetipico, a rotazione, deve essere fatto perché il gesto archetipico è uno stimolo importante per il sistema muscolare, neuromuscolare, per le articolazioni, per le ossa e soprattutto per il sistema nervoso.
Ogni gesto archetipico va a completare, a sviluppare, a stimolare una parte in particolare. Poi lavora tendenzialmente su tutto l’organismo però ogni cosa va a sviluppare una tua qualità, non solo fisica ma anche attitudinale, cognitiva e di strategie comportamentali.
Quindi su questo non c’è nessun dubbio, ogni essere umano ha bisogno di compiere tutti i suoi gesti archetipici, quindi sì alla camminata ma anche a tutti gli altri. Nel momento in cui li integri tutti ci si rende conto che succede qualcosa sia a livello di benessere, a livello di energia personale e soprattutto sul piano esistenziale.”
Quale “sport completo” hai praticato nella tua vita? Hai mai pensato di integrarlo con altre attività?
Quali sarebbero i gesti archetipici?
Ho praticato tanti Sport.
Dividerei la lista in 4 categorie. Quelli che mi piaceva praticare perché mi divertivano (Tennis, Basket, Calcio), quelli che mi piacevano perché mi sentivo bene (Sollevamento Pesi, Lotta, Ginnastica Attrezzistica), quelli che non mi piacevano (Rugby, Nuoto, Pallavolo). E per ultimi quelli in cui mi sarebbe piaciuto cimentarmi ma non ho mai osato (Brazilian Jiu Jitsu, Hockey su ghiaccio).
Ciao!